Nel film “AI” di Steven Spielberg, un giovane creato grazie all’intelligenza artificiale si ritrova a crescere in un mondo ostile in cui vive alla ricerca della propria identità. Ed è “solo” il 2001. Le idee veicolate da tutto ciò che è AI (Artificial Intelligence) sono spesso tuttora – a torto – caratterizzate da senso di insicurezza, cupezza, quasi che il presente e il futuro siano variabili meno controllabili rispetto ad altre epoche.
Nella realtà, molti settori legati al nostro vivere (e lavorare) quotidiano beneficiano del sostegno di tecnologie come quelle sviluppate attraverso l’intelligenza artificiale da decenni, con straordinari progressi in termini di sicurezza rispetto al passato. Uno dei “mondi” più affascinanti da questo punto di vista è quello bancario e in particolare dei pagamenti, ambito nel quale le “dimensioni fisiche” di ciò che accade sembrano così difficili da definire ma il grado di sicurezza necessario è elemento imprescindibile in ogni operazione, anche nella più piccola transazione.

L’intelligenza artificiale e i pagamenti
Già in un report del 2022 Bankitalia sottolinea come l’uso di tecniche di intelligenza artificiale e machine learning (AI-ML) ad esempio a supporto della valutazione del rischio di credito, debba sempre essere accompagnata dalla sicurezza che al grado di innovazione tecnologica corrispondano le necessarie cautele e una corretta gestione dei rischi.
Tra le implicazioni più importanti per il settore c’è tutto quello che riguarda il rapporto tra gli istituti bancari e il cliente finale, nello specifico ciò che riguarda i sistemi di sicurezza nelle procedure di pagamento.
Myriam Moufakkir, Chief Services Officer della Banca Centrale Europea, ha di recente sottolineato come l’intero comparto bancario sia coinvolto dall’implementazione di metodologie legate all’uso dell’intelligenza artificiale, con particolare riferimento al settore statistico, all’analisi dei dati, alla supervisione delle transazioni e alla gestione del rischio.
Il rischio è una delle variabili più importanti da considerare in ambito bancario e il potenziale rappresentato dall’intelligenza artificiale costituisce uno degli strumenti più efficaci nella gestione delle criticità più complesse e del rischio di frode.
Questo tema è da sempre al centro dell’interesse per Visa. A partire dal 1993, è stata la prima società a sviluppare strategie per la gestione del rischio e delle frodi nei pagamenti basate su modelli di intelligenza artificiale. Con un investimento di oltre 3 miliardi di dollari negli ultimi 10 anni, è stato messo a punto un sistema di sviluppo dell’AI che riguarda oltre cento prodotti e fornisce la garanzia di un sistema sempre più sicuro per processare ogni tipo di pagamento.
L’AI, secondo Visa, è fondamentale per un sistema che processa 76.000 transazioni al secondo in 200 paesi, su una piattaforma che ha movimentato un volume di pagamenti pari a 14,5 miliardi nell’ultimo anno, come  ricordato anche in occasione di uno dei più importanti appuntamenti del mondo dei pagamenti e dell’innovazione, il Salone dei Pagamenti.

Banche e AI
La sicurezza basata sul digitale – e lo sviluppo delle tecnologie a disposizione – è il pilastro fondamentale per l’attività degli istituti bancari. Negli ultimi cinque anni VISA ha speso più di 10 miliardi di dollari per potenziare la sicurezza informatica e ridurre le frodi. Si avvale di una rete globale di circa 1000 specialisti di cyber security in grado di proteggere a tempo pieno la rete VISA da ogni tipo di minaccia informatica, avvalendosi delle migliori tecnologie disponibili basate su AI e machine learning.
A questo proposito, uno dei prodotti realizzati da Visa per il rilevamento di rischi e frodi è Cybersource Decision Manager, parte di un sistema di AI basato su machine learning in grado di monitorare con la massima sicurezza lo storico transazioni. Questo strumento fa parte di una più complessa struttura in grado di processare e misurare il rischio di frodi con margini di errore ridottissimi.
Solo nel 2022, i sistemi di verifica e controllo dei pagamenti implementati da Visa (VAA, Visa Advanced Authorization) hanno consentito di impedire frodi per un volume stimato di 27 miliardi di dollari.
Tutto questo è a maggior ragione fondamentale in Italia, un mercato in cui per un cliente su due il pagamento è digitale e la sostenibilità è un fattore determinante nella scelta di una banca e dei servizi di pagamento, come specificato nell’Osservatorio annuale Visa.  In uno scenario in cui la maggior parte dei clienti – anche i Millenials e la Generazione Z – è aperta a innovazione e semplificazione dei pagamenti (si pensi allo sviluppo dei conti multi currency, dei servizi premium e dei rimborsi immediati), la sicurezza è diventato un fattore strutturale anche nelle scelte di Open Banking.
Attraverso gli investimenti in tecnologia e sicurezza, in una rete aperta e inclusiva su scala globale, Visa si impegna per rendere imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini sempre più digitali grazie a servizi di pagamento innovativi, sicuri e accessibili a tutti.



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