Le start up fondate o co-fondate da donne continuano a faticare a reperire finanziamenti. Una nuova indicazione in questa direzione arriva dagli Stati uniti, con il dato relativo allo scorso anno che è davvero significativo: nel 2023 le aziende fondate esclusivamente da donne hanno raccolto solo il 2,1% del capitale totale investito in start up sostenute da venture capital negli Stati Uniti. Un numero non può certo esaurire l’analisi di un trend di settore, che comunque ha visto la nascita di numerosi fondi guidati da donne, incubatori per fondatrici donne e altre nuove società nell’industria del venture capital americano.

Trend in calo

Da un’analisi di PitchBook emerge come nel corso del 2023 le start up (co) fondate da donne hanno raccolto nel complesso 44,5 miliardi di dollari in 3.495 operazioni. Dati che in questo 2024 si preannunciano più contenuti dal momento che il primo trimestre ha visto 684 deal per un ammontare di 8,3 miliardi e il secondo trimestre 803 operazioni per un valore di 7,1 miliardi. Cifre lontane dal picco del primo trimestre dell’anno scorso, che aveva registrato 1.006 investimenti per una somma complessiva di 17,3 miliardi di dollari.

L’anno record resta comunque il 2021, quando tutto il comparto ha conosciuto una forte ripresa delle operazioni nel post Covid. In quei dodici mesi le start up fondate o co-fondate da donne negli Usa hanno registrato 5.044 investimenti per un totale di 62 miliardi di dollari.

Quando c’è un co-founder uomo

Il dato che fa riflettere è lo spaccato che analizza gli investimenti in società innovative fondate esclusivamente da donne e società co-fondate da donne e uomini. Nell’arco temporale degli ultimi 16 anni le prime hanno ricevuto solo il 12,9% dell’ammontare destinato a start up con almeno una fondatrice, vale a dire 40,2 miliardi in 9.195 deal su 311,6 miliardi totali per 30.025 operazioni. Quando le donne si presentano da sole a un pitch, quindi, hanno davvero pochissime chance di riuscire a portare a casa capitali, se vengono invece accompagnate da un co-fondatore le loro probabilità aumentano enormemente.

I settori

Se si guarda, poi, allo spaccato per settori, al contrario degli stereotipi che vogliono l’informatica a prevalente appannaggio maschile, le start up al femminile vedono il comparto software al primo posto con 94,4 miliardi raccolti in 12.379 operazioni dal 2008 ad oggi, seguito dalle società di servizi di cura a domicilio (29 miliardi per 3.630 deal) e servizi B2B (25,7 miliardi per 3.460 operazioni). Infine a livello geografico le città che maggiormente offrono opportunità restano New York e San Francisco, esattamente come per tutti gli investimenti di venture capital.



Source link